La macropsia e la micropsia sono disturbi neurologici che interessano la sfera percettiva. Sono dispercezioni dimensionali dello spazio e degli oggetti che circondano la persona, provocate solitamente a partire da una forte emicrania. Le persone affette da macropsia e micropsia possono vedere le forme ingrandirsi o rimpicciolirsi a dismisura, sono quindi disturbi caratterizzati da distorsioni della percezione visiva.
Il progetto ha come obiettivo quello di aiutare il lettore a immedesimarsi nel soggetto affetto da tale patologia, per permettere una migliore comprensione di come lo spazio e le immagini vengono dispercepite, si trasformano, cambiano. Con la fotografia, attraverso l’utilizzo di luci e ombre, è possibile riproporre scene che potrebbe vivere in prima persona chi è affetto da tale dispercezione.
Progettare con le ombre
Le ombre possono essere manipolate e sistemate per dare al proprio scatto un particolare significato, per fare in modo di comunicare una particolare sensazione all’osservatore. Usare le ombre aggiunge realtà ad uno scatto, al limite della drammaticità. Le ombre possono generare un senso di quiete come, al contrario, di sofferenza e tristezza.
Sulle ombre e le luci si basa un’altra tecnica molto usata nell’ambito della fotografia: la silhouette; l’estremizzazione del concetto dell’uso delle ombre in una foto, in quanto si porta l’intensità di queste al limite, cancellando di fatto tutti i dettagli presenti all’interno della zona in ombra e riducendola ad una semplice sagoma.
MACROPSIA
MICROPSIA