“Era proprio mentre sprofondavo all’interno della mia mente che mi sembrava di scivolare via dal mio corpo”
S.
Il progetto WunderBook indaga la dispercezione dovuta al disturbo di Depersonalizzazione e Derealizzazione, un particolare tipo di allucinazioni che induce chi ne soffre a sperimentare un senso di straniamento rispetto alla realtà circostante e alla percezione di se stessi: l’alterazione delle connotazioni fisiche del mondo, dagli aspetti formali fino ai colori, e la sensazione di estraneità rispetto alla propria persona sono caratteristiche tipiche di questo fenomeno, che influiscono sugli stati d’animo dei soggetti, alterandone le emozioni. Un’intervista condotta con S., ragazza con Depersonalizzazione e Derealizzazione, ha portato a una maggiore conoscenza
dell’argomento e all’ideazione di un progetto che partisse dalle sue testimonianze. Lo scopo del lavoro è quello di offrire uno strumento di conoscenza e sensibilizzazione rispetto all’argomento, tramite la realizzazione di due libri correlati: un libro fotografico che racconta il viaggio onirico di S. in un momento in cui il fenomeno si presenta, e un libro interattivo che permette ai fruitori di ricreare, tramite appositi filtri realizzati ad hoc, differenti tipologie di alterazioni del proprio riflesso e dello spazio circostante, fornendo un’esperienza immersiva di immedesimazione.
Il progetto WunderBook indaga la dispercezione dovuta al disturbo di Depersonalizzazione e Derealizzazione, un particolare tipo di allucinazioni che induce chi ne soffre a sperimentare un senso di straniamento rispetto alla realtà circostante e alla percezione di se stessi: l’alterazione delle connotazioni fisiche del mondo, dagli aspetti formali fino ai colori, e la sensazione di estraneità rispetto alla propria persona sono caratteristiche tipiche di questo fenomeno, che influiscono sugli stati d’animo dei soggetti, alterandone le emozioni. Un’intervista condotta con S., ragazza con Depersonalizzazione e Derealizzazione, ha portato a una maggiore conoscenza dell’argomento e all’ideazione di un progetto che partisse dalle sue testimonianze. Lo scopo del lavoro è quello di offrire uno strumento di conoscenza e sensibilizzazione rispetto all’argomento, tramite la realizzazione di due libri correlati: un libro fotografico che racconta il viaggio onirico di S. in un momento in cui il fenomeno si presenta, e un libro interattivo che permette ai fruitori di ricreare, tramite appositi filtri realizzati ad hoc, differenti tipologie di alterazioni del proprio riflesso e dello spazio circostante, fornendo un’esperienza immersiva di immedesimazione.
Il processo
Il Wunderbook fotografico racconta un viaggio dalle connotazioni oniriche, fatto di bagliori, distorsioni spaziali e cromatiche, confusione e spaesamento. Luoghi, persone e cose sono mostrati sotto un aspetto insolito, mediati dall’io della protagonista.
“La realtà intorno a me perde i contorni, assume i colori dei miei stati d’animo”
s.
Il Wunderbook interattivo è stato pensato come un mezzo per vivere in prima persona e riprodurre con le proprie mani, gli effetti che la Depersonalizzazione e Derealizzazione producono sulla percezione della realtà. In esso sono contenuti acetati colorati, superfici specchianti con diverso grado di deformazione e acetati trasparenti deformati, da inserire all’interno delle tasche collocate in copertina, creando diverse combinazioni di scenari dispercepiti che vanno ad alterare l’immagine del fruitore e di ciò che lo circonda.
I Wunderbook
Wunderbook fotografico
Wunderbook interattivo
Il pensiero degli autori
Dalla testimonianza di S. possiamo imparare una lezione importante: la vita è piena di difficoltà, ma queste vanno affrontate cercando di focalizzarsi sui suoi lati positivi.
Matteo
La sperimentazione con filtri mi ha concesso di toccare con mano una realtà diversa dalla mia.
Silvia
Esistono diversi modi di vivere una stessa realtà; è fondamentale imparare a comprenderli per raggiungere una visione più ampia di noi stessi.
Arianna
Un percorso che mi ha coinvolto emotivamente e mi ha dato spunti di riflessione su realtà che prima ignoravo.
Chiara
Il fatto che S. sia riuscita a raccontarci la sua storia, pur includendo al suo interno numerose esperienze negative, dimostra un coraggio che dovrebbe essere d’esempio per tutti noi.
Martina
Un’esperienza per immedesimarsi e conoscere differenti punti di vista cercando soluzioni per rendere partecipi verso nuove prospettive.
Federica
Ho imparato a guardare il mondo con occhi diversi, occhi più sensibili e attenti ai dettagli della realtà in cui sono immersa.