OLTRE è un libro di spiegazione e comprensione, da parte di tutte quelle persone affette da ipovisione, che si manifesta tramite alterazioni della vista. Si tratta di una condizione di acutezza visiva molto limitata, che impedisce il normale svolgimento della vita quotidiana, personale e professionale. L’opera tratta della storia della vita di Marco, ragazzo soggetto da tale patologia, il quale attraverso momenti di difficoltà e di semplicità prende consapevolezza della sua
forza, delle sue fragilità e delle sue imperfezioni. Questi attimi vengono rappresentati attraverso l’acqua, metafora delle emozioni che ha vissuto. L’obiettivo del progetto è quello di portare il lettore ad immedesimarsi in Marco in modo da comprendere tutte le conseguenze che questa patologia porta e a capire meglio di cosa consiste. Si vuole portare ad un atteggiamento aperto e quindi ad un cambiamento del pensiero per sensibilizzare questo tema.
OLTRE è un libro di spiegazione e comprensione, da parte di tutte quelle persone affette da ipovisione, che si manifesta tramite alterazioni della vista. Si tratta di una condizione di acutezza visiva molto limitata, che impedisce il normale svolgimento della vita quotidiana, personale e professionale. L’opera tratta della storia della vita di Marco, ragazzo soggetto da tale patologia, il quale attraverso momenti di difficoltà e di semplicità prende consapevolezza della sua forza, delle sue fragilità e delle sue imperfezioni. Questi attimi vengono rappresentati attraverso l’acqua, metafora delle emozioni che ha vissuto. L’obiettivo del progetto è quello di portare il lettore ad immedesimarsi in Marco in modo da comprendere tutte le conseguenze che questa patologia porta e a capire meglio di cosa consiste. Si vuole portare ad un atteggiamento aperto e quindi ad un cambiamento del pensiero per sensibilizzare questo tema.
“L’ipovisione mi permette di vedere altro, di vedere oltre.”
Marco
Sciogliere i pregiudizi legati all’ipovisione
L’acqua, all’interno del Wunderbook, assume diversi significati. Rappresenta la metafora delle emozioni vissute da Marco durante la scoperta di sé. Gli stati dell’elemento sono il filo conduttore delle fasi della sua crescita, a partire dalla nascita fino all’accettazione.
“Nonostante tutto ho imparato che io sono le mie esperienze, le persone che ho attorno e anche la mia condizione. Fa parte di me.”
marco
Il Wunderbook
Il pensiero degli autori
“Grazie alla natura dell’acqua abbiamo potuto scoprire un modo di raccontare la storia di Marco, di metterci nel suo costume e nuotare verso la comprensione della sua malattia.”
Diego Saretto
“Marco non vive di pregiudizi, non ha paura dell’altro e lo accoglie volentieri nel suo mondo. Marco è stato d’ispirazione per me.”
Eva Coviello
“Senza vedere ho imparato a vivere.”
Huanyu Noel Ma
“Durante le interviste con Marco sono rimasto sorpreso di quanta voglia avesse di raccontarsi; voleva che riuscissi a vedere il mondo attraverso i suoi occhi.”
Luca Enrico Spallino
“Mi ha colpito particolarmente il modo in cui Marco affronta la vita e la sua curiosità verso il mondo circostante.”
Giulia Pellizzari
“Grazie a questo progetto mi sono immerso in delle realtà che non avevo mai esplorato.”
Iacopo Carfagna
“Da questa esperienza ho imparato che l’unica vera disabilità è porsi dei limiti.”
Maurizio Ambiveri
“Il potere dell’acqua è renderci tutti unici e uguali.”